Anania 5,5 – protagonista di un riflesso clamoroso nel primo tempo, nel secondo è incerto in un paio di interventi. Fa il libero ma non sembra felice;
Zanon 6,5 – spinge e sembra in grado di far male ma poi si immalinconisce sulla trequarti;
Romagnoli 6,5 – elegante e bene educato, toglie palla con un sorriso e poi dice grazie;
Brosco 6 – uno dei tanti figli della lupa sparsi per l’Italia e che abbiamo perso perché Rozella non si trovava un foglio da 500 euro in tasca. Non è appariscente e forse, infondo, sta bene dove sta;
Balzano 7 – fisico da culturista sulla fascia fa un macello e lascia resti di padovani a terra doloranti;
Gessa 6,5 – classico interno zemaniano capace di percussioni profonde, con una regala l’assist-gol;
Togni 6 – giudizioso a non scoprirsi troppo. L’inverno sta arrivando, quello zemaniano arriva prima;
Cascione 6,5 – gioca a tutto campo. Tra un mese ha bisogno di un trapianto di polmoni;
Sansovini 6- volontà ma poca contundencia;
Immobile 5,5 – cerca spesso la conclusione ma lo murano quasi sempre;
Insigne 7 – si vede subito, come la palla si avvicina, che è un giocatore di un altro livello. Numeri d’alta scuola e pericolosità, segna e ne potrebbe fare altri due. Se non si perde nel bunga bunga è l’attaccante del futuro;
Soddimo sv – fa una comparsata, entra ed esce in venti minuti;
Verratti sv – gioca poco ma è un altro dell’infornata dei piccoletti. Pare Messi (di taglia, il resto si vedrà);
Kone sv – pochi minuti e fa un affondo sulla destra, gli avversari gli restano appiccicati alla maglietta come mosche sul parabrezza in autostrada;
Zeman 6,5 – la sorte non gli arride, il Padova pareggia fortunosamente. E pensare che lui ha fatto anche un paio di mosse contenitive mettendo una mezzapunta come attaccante. Peccato;
Perin 6 – sul gol non puó fare nulla, é fortunato sul palo di Immobile, il resto è noia;
Legati 5 – dalla sua parte si muove Insigne che se lo fuma come quando vuole. Narghilè;
Franco 5 – Insigne lo fa uscire matto. Camicia di forza;
Schiavi 5,5. – subisce l’intraprendenza degli avanti del Pescara;
Renzetti 6 – controlla Sansovini;
Bovo 5 – anonimo;
Italiano 6,5 – gioca tanti palloni, i capelli gli sono caduti per lo stress di sostenere la squadra;
Marcolini 5,5 – vogliamo ricordarlo come a Chievo o a Bari nel fiore degli anni;
Cutolo 6 – ha spunto, velocità, dribbling ma è troppo, troppo timido;
Cacia 4 – sempre in fuorigioco;
Drame 4 – avrei voluto vederlo ma ha giocato pochi palloni, e male;
Osuji 5 – un Edgar Davids dei poveri per freccine e fallosità;
Ruopolo sv – troppo poco per giudicare, un tacco, poco più;
Trevisan 7 – segna, fortunosamente, il gol che punisce eccessivamente un buon Pescara;
Dalcanto 6 – lo ricordavo da calciatore sfortunato, spesso infortunato, lo ritrovo allenatore che recupera un punto fortunoso nel quasi unico tentativo verso la porta pescarese.