Friedel sv – gioca al Risiko. Noia;
Walker 6 – gioca a Risiko con il suo portiere;
Kaboul 6 – un nome da battaglia per una serata sostanzialmente molto tranquilla;
King 6 – con le sue ginocchia logore è un miracolo vederlo in campo;
Assou Ekotto 6 – ha i capelli pettinati come gli strani personaggi che suonano nel locale di Tatooine dove Obiwan e Luke Skywalker incontrano Han Solo;
Lennon 7 – ha nelle gambe 4 o 5 affondo a velocità supersonica, poi deve ricaricare le batterie per trequarti d’ora brucando l’erba;
Modric 7,5 – palleggiatore sopraffino, riuscirebbe a far passare un pallone tra le gobbe di un cammello ma a White Hart Lane non ce ne sono così si limita a bucherellare le linee della difesa dei Villans;
Parker 7 – tatticamente prezioso ma poco divertimento, come avere un cervello sulla punta del cazzo;
Bale 7,5 – fonda il partito delle tre i: inarrestabile, immarcabile, incontenibile;
Van der Vaart 6,5 – vicino a lui giocano tutti talmente tanto bene che lui quasi quasi sfigura;
Adebayor 7,5 – si è tagliato i capelli in maniera quasi decente, si è fatto la doccia, risciacquato dietro le orecchie, alla faccia di Wenger e Mourinho e Mancini e di tutti quelli che non lo hanno voluto. Ne fa due, ne manca 4. Anche lui immarcabile;
Defoe sv – entra per fare passerella. La fa;
Sandro sv – pochi istanti appena;
Redknapp 7 – quando tutto gira bene il suo Tottenham è una macchina perfetta. L’impressione è che manchi di quel nerbo che le consenta di uscire dalle difficoltà. L’Aston Villa però non ne ha opposte;
Given 6 – poraccio, piove e lui resta senza ombrello;
Cuellar 5,5 – poca roba;
Collins 4,5 – questo ha fatto scena muta;
Dunne 5 – con il collega è roba da anni Settanta e Ottanta: alto, grosso, col manifesto “Wanted” nei pub di Birmingham. Il calcio non è più così, neanche quello british;
Warnock 5,5 – come sopra, con un pelo di personalità in più che spesso lo consiglia male e gli procura una figuraccia;
Hutton 5 – da quella parte scende Bale al grido “Attila”;
Herd 5 – dovrebbe dare un po’ di qualità ma è anonimo;
Petrov 5 – dovrebbe d’essere la luce ma ormai è completamente fulminato;
Heskey 5 – non potevo credere che McLeish si presentasse a White Hart Lane con questo armadio a tre ante come esterno sinistro…;
Agbonlahor 5,5 – ci prova a innescare la sua velocità, ma i compagni sono scollegati;
Bent 5 – anche lui abbandonato a se stesso;
Bannan 5 – entra per gestire il possesso palla e spezzare il fraseggio degli Spurs. Ne esce con le ossa rotte;
Delph sv – cambio inutile;
McLeish 4 – esponente di un calcio estinto. Come il creatore di Jurassic Park è vittima dei mostri che ha creato. Avevano ragione a protestare i tifosi del Villa anche se per i motivi sbagliati. Il massimo della strategia è stato piazzare Heskey esterno sinistro, sul piccoletto Lennon, e far lanciare Given su di lui per sfruttare le palle vaganti nella trequarti degli Spurs. Cazzo, McLeish non hai nulla da opporre!