Sul video di De Sanctis e Vidal ovvero perchè ormai la malizia è nell’occhio di chi vede

Il calcio italiano è stato scosso da due video di utenti di YouTube che sollevano dei dubbi sul corretto svolgimento di alcuni match di Serie A. Nel mirino, prima, Napoli-Lecce (con De Sanctis che sembra scontento del gol del 4-1 realizzato dai suoi compagni di squadra) e Juventus – Cesena, con qualcuno che ha adombrato il sospetto di un accordo su dove tirare un calcio di rigore tra Vidal e Rodriguez, quest’ultimo occasionalmente portiere dei romagnoli dopo l’espulsione di Antonioli. Nel primo caso SkySport24 ha fatto un ampio servizio, giustificandosi (nel video l’autore domandava perchè tali immagini fossero andate in onda una volta sola e a notte fonda) e consentendo una replica allo stesso De Sanctis, spiegando il proprio comportamento con la difficoltà imprevista di una partita che li metteva di fronte a una squadra che lotta per non retrocede. Ieri, turbata dal video di Juve-Cesena, la società bianconera (quella di Torino) ha emesso un comunicato stampa in cui si scaglia contro “il tentativo subdolo e maldestro di ledere l’immagine della società” anticipando che “agirà in ogni sede, a tutela dell’immagine di Vidal e della società”. Io vorrei parlare di come lede l’italiano e la punteggiatura questo comunicato ma questa lunga ricostruzione dei fatti è utile ad arrivare a un concetto: sono bastati due video, presumo amatoriali, recuperati da immagini di repertorio di altrettanti utenti, vorrei dire, qualsiasi su YouTube a smuovere servizi di uno dei gruppo editoriali televisivi più importanti d’Italia (ed è poco roba) e del mondo, ispirare articoli sulla stampa e provocare l’irritazione per il più titolato (e chiacchierato) club di calcio italiano.
Perchè? Perchè una squadra come la Juve deve agire in sede legale contro una persona che esprime il suo pensiero? Anzi probabilmente solo dei dubbi? Il video su De Sanctis non conteneva accuse, ma solo domande. Soprattutto, come mai oggi, sempre più persone, al bar, con i colleghi, su un blog o YouTube cominciano a mettere in dubbio la regolarità dei campionati di calcio, ad analizzare minuziosamente le immagini delle partite a cercare qualcosa tra le righe che potrebbe assomigliare a una combine? Il calcio ha perso la sua innocenza – da un pezzo direte voi! – ma questo è il segnale evidente che basta un sopracciglio alzato o uno sbuffo troppo accentuato per consentire pensieri e ragionamenti maliziosi. E non sono casi isolati: per smuove Sky o i quotidiani o ottenere una dichiarazione dai calciatori, il caso deve aver macinato migliaia di contatti. Tra intercettazioni e inchieste che durano anni abbiamo perso l’innocenza e il dubbio sorge spontaneo: c’è qualcuno disposto a scommettere sulla regolarità del campionato, la correttezza dei calciatori? Doni che quota darebbe a una scommessa simile?

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