Hart 6 – dall’altra parte c’è lo United ma lui prende giusti una storta;
Zabaleta 7 – tutta grinta, fa a pezzi i dirinpettai;
Kompany 7 – segna il gol più importante della stagione, il gol più importante delle ultime 44 stagioni;
Lescott 6 – vecchia guardia ma la gallina vecchia non fa buon brodo;
Clichy 6,5 – qualità, forza, corsa e tecnica. Gran terzino;
Barry 7,5 – una montagna invalicabile. Poi ogni tanto la passa anche;
Yaya Toure 8 – anima e cuore della squadra, le sue gambe e il suo cervello. Essenziale;
Silva 6 – non incide;
Aguero 6 – si vede poco;
Tevez 6,5 – qualche buon duetto;
Nasri 7 – qualche numero da giocoliere che impreziosiscono una partita a tratti noiosa;
Milner sv
Mancini 6,5 – se porta a casa questo scudetto, come sembra probabile, sarà il monumento alla spesa. Ha vinto due scontri diretti con Ferguson ma è a pari punti, ha un monte stipendi che potrebbe rovinare uno stato africano. Insomma, non ci vedo tanto il lavoro di un allenatore;
De Gea 6 – uno lo salva ma Kompany colpisce di testa da dentro l’area piccola;
Jones 5,5 – Ferguson lo piazza alla bisogna ma non è certo un Gary Neville che dove lo metti rende;
Smalling 6 – non ne combina;
Ferdinand 6 – qualche buon intervento ma gira con la flebo;
Evra 5 – lo fanno a fette. Urge cura ricostituente;
Nani 5 – non è incisivo, non lo è mai quando conta;
Carrick 6,5 – l’ultimo ad arrendersi;
Scholes 6 – un po’ regista, un po’ pensionato che torna sul luogo di lavoro a trovare i colleghi che lo compatiscono;
Park 5 – Ferguson prova a metterlo su Toure ma la differenza di taglia si vede e si sente;
Giggs 5 – prova incolore;
Rooney 5 – non la vede mai;
Welbeck 6 – più attivo di Rooney ma è troppo solo;
Young e Valencia sv
Ferguson 5,5 – peccato che Platt gli abbia impedito di strappare la lingua a Mancini perché il caro vecchio Sir ha ragione: Mancio parla troppo. Andando sul tecnico, i vecchi trucchi dello scozzese non servono: non basta l’uomo su Yaya Toure n’è aumentare il tasso tecnico della squadra.