Marchetti 5 – si fa prendere da un moto di pietà vedendo dei colleghi che si sono fatti 4 gol, e decide di darci una mano andando anticipatamente a stringere la mano dell’arbitro a centrocampo, lasciando strada aperta a Pjanic;;
Konko 6 – sta solido nella sua zona e pensa solo a non bagnarsi;
Biava 6 – controlla bene Osvaldo;
Dias 5,5 – in difficoltà con Lamela, lo aiuta Zema quando lo toglie;
Lulic 6,5 – credo che nemmeno nei suoi sogni più arditi – un gradino sotto le notti d’ammore con Petovic – c’è la possibilità di trovare un dirimpettaio morbido come ivamPiris;
Ledesma 5,5 – si vede che soffre Totti. Falloso e spuntato;
Candreva 7,5 – maramaldeggia incontrollato su metri e metri di campo. Poi tutti i suoi sogni si avverano, quelli che ha dovuto ripensare un minuto dopo aver lasciato il Circo Massimo per festeggiare il terzo scudetto della Roma, quando trova un portiere che si mette in porta un suo passaggio;
Gonzalez 6 – corre molto dove lo porta il cuore: nella risaia;
Hernanes 7 – pattina sull’acqua e tiene il pallone che sembra Katharina Witt che nun sapete chi cazz’è ma era una femmina femmina come Hernanes;
Mauri 5,5 – pregiudicato in libera uscita, entra tardi in campo perché era al picchetto a giocarsi il 2-3 per la Roma. Poi ivamPiris gliela passa e lui non può non segnare, Cremona, più che gli zingari, lo guarda. Tra l’altro, non ho capito se è il capitano dei pregiudicati o il pregiudicato dei capitani;
Klose 6,5 – fa un gol da centravanti vero perché Marquinhos stava pregando il suo Dio e non pensava fosse il momento di marcare. Chissà, magari al derby di ritorno lo marca;
Cana sv
Brocchi sv – come il barattolo salvadanaio a cui assomiglia, mette da parte qualche punizione;
Radu 5,5 – prova a spazzarla ma il suo ingresso coincide con il momento migliore della Roma;
Petkovic 7 – un allenatore serio, competente, che mette in campo una squadra pratica, che pressa e sta alta come vorrebbe fare anche qualcun altro;
Goichoecea 4 – eccolo il portiere bravo coi piedi, lo avete cercato, lo avete voluto. Eccolo qua;
Piris 4 – indubbiamente sembra affetto da tifo intermittente. Prova a giocare alto ma solo perché non si sente di stare dietro. Lui vuole fare l’attaccante, così fa un assist meraviglioso a Mauri;
Burdisso 4,5 – la settimana scorsa esaltavamo come ha controllato la difesa contro il Palermo. Mo che dimo?
Marquinhos 4 – meno male che finalmente ha sbagliato un intervento. Ora non sbaglia più;
Balzaretti 5,5 – l’ultimo ad uscire dal campo e a crederci. Però, il calciatore è quello che è, coi suoi limiti;
Bradley 4,5 – imbarca acqua da tutte le parti. Lui è marine, si sarebbe dovuto trovare a suo agio. Invece sparisce;
DeRossi 4 – ma io dico: cazzo, tiri un pugno a un avversario, almeno aprije la faccia. Te devo ‘nsegnà tutto. Mannaggia, non lo convoca nemmeno Prandelli, nun se po’ manco mette n’ mostra per gli arabi. Il danno maggiore è consentire al capo degli Agrestes di parlare di valori sportivi;
Florenzi 5,5 – bagna tre magliette. Basta. Come un Gattuso;
Lamela 6,5 – finché è in campo, è il migliore;
Osvaldo 5 – sparito, non pervenuto, però non fa danni e la coda è sempre in ordine;
Totti 5 – qualche luce, solo all’inizio. Poi la luce si spegne sotto il nubifragio;
Marquinho 5,5 – entra e porta vivacità. In mezzo ai cadaveri…
Tachtsidis 5,5 – non è tra i peggiori. Cerca di non sprecare palloni;
Pjanic 6 – un gol gioiello aiutato da un portiere pollo e un allenatore autolesionista. Teniamolo lontano dal campo va, almeno non sembra che abbiamo sbagliato;
Zeman 5 – non so che pensare: i gol sono frutto di casualità ma come mai ci facciamo male, così, da soli? Giocare così al limite, sul filo del rasoio, ci si taglia.
Cocci di calcio (e di Roma) 