Mancini, troppo laziale, ci manca solo lui dopo Sabatini, Fenucci e Dio sa solo chi. Secondo me bravo ma penso anche guadagni troppo per accettare i chiari di luna ammerigani.
Bielsa, genio, matto che spacca le squadre. La Roma è già rotta, serve un aggiustatore e non uno che deve fare il rodaggio per capire l’Italia.
Rudi Garcia, allenatore del Lille. Magari è bravissimo, ma chi è? Un’altra scommessa e, peggio, anche lui non conosce l’Italia.
Blanc è quello che mi piace di più di tutti ma non mi scalda il cuore. Fa giocare bene le squadre, ha vinto uno scudetto a Bordeaux dove di solito non capita (6 scudetti in 130 anni di storia). Ha guidato con alterne fortune la nazionale francese, abitudine alle grandi personalità, spirito vincente da calciatore e da allenatore, calcio propositivo. Ma l’Italia?
Donadoni, garbato, educato, valorizza i giovani, rilievo internazionale grazie all’esperienza italiana ma nun ha vinto un cazzo. Ma del resto, tra quelli che sono a Roma, chi ha mai vinto qualcosa a parte Totti?
Di Francesco. Io mi sono convinto che arriva lui. L’ho anche scritto in un twit. Il mio non è una speranza o un auspicio. Dopo Luis Enrique e Zeman sarebbe un altro allenatore dalla B, uno che gioca bene e conosce l’ambiente romano. Del resto, in serie A ha fallito e ha fallito in una squadra senza società, proprio come la Roma.
Stefano Pioli. Forse degli italiani è il migliore ma nessuna esperienza di alto livello e mi sembra poco carismatico soprattutto in uno spogliatoio pieno di ego come quello giallorosso.
Stramaccioni. Viene da un mezzo disastro, ma conosce Roma, è preparato, è giovane. Non so se la pessima stagione in nerazzurro gli conceda il credito per prendere una barca allo sbando che ha bisogno di certezze immediate. A noi serve carisma, vagonate di carisma.
Rijkaard. Ha vinto ma viene dall’oblio. Mah.
Allegri. Non mi piace, umanamente. Come tecnico la sua fortuna è il Milan, il suo Cagliari giocava bene. Non credo lascerà le certezze milanesi per il punto interrogativo giallorosso.
Diciamolo, Allegri sembra un ologramma, un’illusione, una finta da gettare in pasto all’opinione pubblica, sapendo che non lascerà mai il nido sicuro, protetto e ricco del Milan. Per essere chiari: erano disponibili due allenatori come Mazzarri e Benitez, senza contratto, Baldini e Sabatini sono andati a incaponirsi con l’unico sotto contratto. Così qualcuno avrà l’alibi bello e pronto.
http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Roma/notizie/05-06-2013/roma-hall-of-fame-20-candidati-4-nomi-20518641538.shtml