Kelava 6,5 – una bella parata su colpo di testa di Borriello, attento sui tentativi centrali dei giallorossi. C’ha na faccia bella piena, troppe ove sbattute le mattina allungate con la vodka?
Herteaux 6 – lui ce prova a soffrì Balzaretti, ma l’ex Palermo ed ex nazionale nun je la fa proprio a porta offesa alla metà campo friulana;
Danilo 6 – Sborriello je gira ntorno cercando di conquistarselo col segreto dela fica ma il brasiliano è indifferente all’argomento;
Naldo 5,5 – Maicon lo sbeffeggia. Negli spogliatoi faranno a gara a chi beve più birre e vincerà Maicon;
Pereyra 5,5 – gioca come uno stupido, imbucandosi sempre dove è pieno di maglie rosse, ha pure la cicatrice di una lobotomia sulla testa. Spreca un’occasione grossa come la sete di Maicon;
Pinzi 5 – dimostra de esse’ un romanista vero cercando di farsi cacciare per la 4 volta su 20 partite contro la Roma;
Badu 6,5 – dinamico ma violento, se la prende co’ Strootman che gli mostra la mascella da maschio alfa e il dito al naso per zittirlo;
Lazzari 5 – non trova una posizione che non sia a 90 gradi sodomizzato dai nostri tuttocampisti;
Silva 5,5 – ha cosi tanta paura che non affonda la fascia di Maicon nemmeno dopo l’espulsione del brasiliano. Rispetto;
Muriel 6,5 – gioca un tempo e rischia di fare danni. Punta l’area romanista con insistenza, prende un palo, offre una palla d’oro a Pereyra che la tocca piano e si fa recuperare da Castan. Nel secondo tempo sparisce e si rivede quando Guidopiano lo cambia con un uomo con i capelli a cespuglio conditi male di nome Ranegie;
Di Natale 5,5 – spuntato, si distingue per due punizioni degne del footbal americano, un bacio al guardialinee che non gli lascia passare neanche un fuorigioco e un pizzicotto a Bergonzi che gradisce;
Basta sv – entra, fa un cazziatone per rubare una punizione ma il borseggiamento non gli riesce;
Maicosuel sv – entra il Mago ma perché noi vinciamo e dalla bisaccia dei bianconeri spariscono i punti;
Guidopiano 4 – sbaglia tutto ma Bergomi non se ne accorge: quando la Roma resta in dieci continua nella tattica attendista e invece di mettere dentro una mezzapunta o un altro attaccante inserisce un terzino, serviva un’altra dose di calcioni e spintoni;
De Sanctis 6,5 – sembra un po’ come questa Roma: barcolla, urla, scalcia ma non molla. Sbaglia qualche rinvio, uno di questi si trasforma in un’occasione, ma poi salva su Di Natale. Quando l’area giallorossa si trasforma in un fortino assaltato dai bianconeri spuntati, De Sanctis domina l’area con le urla e le bestemmie, come piace a me;
Maicon 5,5 – sarebbe stato da sette se non si fosse fatto cacciare come uno arrivato dalla Primavera l’altro ieri per un fallo tattico su Badu a centrocampo. Deve collegarsi con il tema che non gioca più con lo strapotere nordico ma con gli invisi – soprattutto a Bergonzi – giallorossi. Fino a quel momento, aveva centellinato le discese come le birre ma ogni volta che andava era un’occasione da gol;
Benatia 7 – un muro. Va in difficoltà soprattutto nel primo tempo, barcolla, spinge, sputa, sgomita ma non fa passare nessuno;
Castan 7 – anche lui immola se stesso alla missione: a De Sanctis nun ce arivate. Salva sulla linea e salva probabilmente il risultato;
Balzaretti 5 – sempre insicuro, sempre impreciso manco Mister Fantastic arriverebbe sui suoi cross;
Pjanic 6,5 – comincia la partita sapendo che la magia oggi, senza il capitano, è affidata a lui. Malgrado le maglie strette del centrocampo friulano, se ne va spesso palla al piede mostrando piedi alieni in questo angolo di Serie A. Purtroppo però spesso le sue iniziative si concludono in un esercizio di stile fine a se stesso. Quando restiamo in 10, Garcia pensa che può fare a meno della magia per una sana dose di realismo e sparagnate alla greca;
De Rossi 7,5 – felici diamo la lieta notizia che per 9 partite consecutive DDR è lucido, centrato e sobrio. Leader in campo, schermo della difesa, apre alla grande l’azione del gol;
Strootman 8 – lo frena la voglia di arginare la marea bianconera che a tratti sembra montante. Poi si inventa l’azione e l’assist del gol e capisci l’importanza di essere Strootman;
Florenzi 6 – si applica tanto, sembra in riserva. Forse je sta sur cazzo er Friuli, c’è da capirlo;
Borriello 6 – lotta come un leone. Tenta una sforbiciata spettacolare che se fosse l’anno suo l’avrebbe imbustata. Se non lo è in termini di fortuna, almeno si applica con volontà: con essa impegna Kelava credendo in un cross di Balzaretti e andando vicino all’incrocio dei pali;
Ljiajc 6 – nel primo tempo è evanescente, poi si riprende e sfodera una prova di sostanza e applicazione;
Marquinho 6 – si concede per la fase difensiva dopo la cacciata di Maicon, ma è irritante perché ogni volta che gliela passano sembra sorpreso e perde l’attimo fuggente;
Torosidis 6,5 – prova di grande compostezza e dignità. Non sarà Maicon ma lui non è certo l’ultimo dei ragazzi dell’isola che non c’è;
Bradley 7 – entra, segna. Da pippa nel senso che ce fa godè;
Garcia 6,5 – ‘sta Roma era l’unica possibile. Forse soffriamo un po’ i primi 25 minuti ma i ragazzi so’ d’acciaio.