Leali 6 – dicono sia l’erede di Buffon. L’ho visto bene nelle uscite alte e nelle respinte basse. Resta da capire come sta messo a movimento pelvico con soubrette e giornaliste;
Perico 5,5 – je se ‘ncrina il ciuffo perché Gervinho fa vento dalla sua parte. L’ivoriano è alimentato a fagioli per garantire propellente supplementare;
Capelli 5,5 – ce deve da esse la tradizione de alzà er gomito a Cesena. Lui lo alza spesso, impunito ovviamente;
Lucchini 6,5 – pe na vorta che Nainggolan sembrava avere preso lo specchio e non il tabellone dello stadio, lui sceglie di immolare la sua virilità e cio che ha di piu caro a questo mondo pur di salvare la sua porta. So’ scelte;
Krajnc 5,5 – quando entra Tanga Ambigua per lui è Natale. Ma come quando il vostro zio preferito vi ha regalato la tanto desiderata macchinina radiocomandata e si è dimenticato le pile per il radio comando, così lui, di fronte a tanta fortuna, si fa prendere dai crampi e lascia i polpacci sul campo;
Giorgi 6 – primi venti minuti bene. Poi piano piano si spegne e la barba va sul rosso acceso, fin quando Di Carlo, impietosito, non lo sostituisce;
Mudingayi 5,5 – ormai le ironie sul numero che ha sulle spalle lasciano il posto a un guerriero mai domo ma mai completamente in controllo della gara e del pallone, anche a causa dell’aratro che porta tra le gambe (lo so, non ho resistito);
De Feudis 5,5 – motorino di una mediocrità che quasi quasi me lo compro al fantacalcio che tanto so ultimo;
Carbonero 5 – inconcludente, tante mossette, la prosopopea di presentarsi su tutti i calci piazzati, ma per uno che, dicono, faceva la differenza in Argentina, ieri non ha inciso, niente;
Defrel 5,5 – gira intorno allo spilungone bosniaco cresciuto a Pesaro sperando in qualche rimbalzo o spizzata, ma gnente, non la struscia mai;
Djuric 6,5 – difficilmente gestibile, come quei ragazzi problematici che vanno a rubare nei supermercati, dormono nei treni abbandonati e giocano a golf in vecchi capannoni industriali ormai dismessi. A Manolas torna il mal di schiena, Astori sembra prendergli le misure meglio, ma comunque è stata una serata difficile. Sembrava essere tornati a quelle partite del campionato inglese di un po’ di anni fa, un Leeds-Derby nel fango e con la palla che vola solo per aria… Vabbè;
Rodriguez A. 5,5 – capa quasi un’occasione su un cross che ci vede concentrati sul pennellone e non sul tizio con lo chignon;
Succi sv – na vorta, questo lo comprai a fantacalcio e mi convinsi che lo avrei vinto grazie ai suoi gol. Insomma, tanto pe favve capì che sognatore sono io;
Pulzetti 5,5 – ma se stai a perde e fai entrà Pulzetti, che cosa te aspetti? Bo…;
Di Carlo 5 – poche idee il suo Chievo… Eh scusate il Cesena;
De Sanctis 6 – perennemente indeciso sui rinvii come un novello re tentenna del nostro tempo… Di piede? Con le mani? Florenzi? Nainggolan? Tana libera tutti? Che ne dite di una campana in area di rigore? Giocano a sordi? Under o Over?Poraccio;
Florenzi 6,5 – a volontà non lo batte nessuno, presidia la fascia sua e pure la zona dei colleghi, che tanto qualcuno distratto c’è sempre. Ormai ha preso decisa la tradizione di protestare con arbitro, quarto uomo, guardialinee, giudici e magistrati;
Manolas 6 – mannaggia sta schiena ballerina, però ha tenuto duro, ha lottato, bestemmiato, manifestato. Noto sorpreso che Djuroc j’ha cacato er cazzo tanto quanto Higuain;
Astori 7 – ao, la gita sotto la curva a discutere di alta finanza e del complotto Bildenberg j’ha fatto bene. Centrato come mai è stato in tutta la stagione. Forse a Mosca, prima de addormentasse su Berezutski, ma ieri a Cesena le ha prese tutte, de testa e de anticipo;
Holebas 5 – mi sta venendo a uggia. È l’unico della Roma che ha gamba e corsa, forse perché la preparazione l’ha fatta in Grecia con yogurt di capra e feta e non a puttana come i compagni, però questo superpotere lo usa proprio a cazzo di cane: salta quando deve passa, passa quando deve crossà, crossà quando deve tirà, tira quando se dovrebbe fa li cazzi sua;
Nainggolan 5 – male male. Ha sbagliato un terzo dei palloni che ha giocato in avanti (11/18) e il dato curioso è che i due giocatori con cui ha scambiato più palloni sono stati Holebas e Florenzi, esterni su due fasce opposte;
De Rossi 7,5 – massì dai che poi dite che condivido la biretta a Trastevere con l’uomo sfregiato e le mie quotazioni salitannno vertiginosamente. Ammonito per un fallo da arancione, sciorina una gara pugnace, lottando e sudando. Pure troppo per i miei gusti. Mette il sigillo, sulla gara, meritandosi un bel pompino dalla sua Lei;
Uçan 6 – scopro oggi che sulla maglia ha scritto anche il nome di battesimo (se fa pe di). Ha la secchezza de un tossico che imbratta i muri vicino alla stazione Tiburtina, ma la leggerezza con cui si muove gli consente di coprire un’enorme fetta di campo. Mo però non cominciamo a farci i pompini a vicenda;
Ljajic 5,5 – il suo egoteismo è uno dei mali del nostro tempo. Le concorrenti a Miss Italia, Mondo o Universo lo metteranno vicino alle cose a cui desiderano porre fine come la guerra, la fame nel mondo, il loro analfabetismo;
Doumbia 4 – la sua ambizione incontestabile è che smania per fare il primo gol con il primo pallone toccato… Volendo fare finta di non aver visto quelle tre o quattro volte in cui ha bruciato l’avversario diretto con il primo controllo ma poi è incespicato malamente sul pallone. Da solo;
Gervinho 5,5 – nel primo tempo alcuni spunti quasi devastanti se non fosse che si ostina a prendersela con i cartelloni pubblicitari;
Pellegrini sv – sorpresa delle sorprese, l’allenatore che, secondo alcuni, non fa giocare i giovani ne getta nella mischia un altro;
Tanga-Ambigua 5,5, – un altro miracolato in tre giorni, sembrava morto giovedì sera, poverino. Chi te cura? Milingo?
Ibarbo sv – elegante con la polo abbottonata fino all’ultimo bottoncino;
Garcia 6 – la trovata Ucan puzza più di disperazione o di bocciatura di Paredes pupillo delle pupille di Sabatini? Ai posters e ai bostoniani l’ardua sentenza.