Roma-Genoa 2-0 36′ Doumbia, 93′ Florenzi

De Sanctis 6,5 – la barba ricomincia a crescere e lui torna alla paratona al 56′ su Iago;

Florenzi 8,5 – che dire? Quando una calciatore offre una corsa costante aggiornamento per tutta la partita, sostiene i compagni fisicamente e psicologicamente, quando c’è da mette da parte i versetti alla Pascoli e c’è da usare la ramazza e spazzalla in tribuna non se lo fa dì du vorte e poi, dopo 93 minuti di partita, corre i 60 metti in 8 secondi e 76 centesimi palla al piede e poi scaglia un missile terra-aria sotto la traversa, siamo di fronte a qualcuno di speciale. Ormai simbolo della Roma; 
Manolas 6,5 – la sbroglia e la svanga però Niang se prende troppe libertà;
Astori 6 – anche lui concede molto al centro;
Torosidis 7 – salva almeno due situazioni scabrose in area perché se fa trovà al posto giusto al momento giusto, ovvero addosso al suo uomo, na cosa che chi lo ha preceduto trovava sconveniente. Se procura pure un rigore solare che solo Damato su occhiali forniti da Lotito non ha visto; 
Pjanic 5,5 – fa vedere un paio di cose molto belle, ma a dire il vero non incide il gioco e non offre nemmeno il solito contributo di palle recuperate;
De Rossi 7 – è sempre quello che si propone libero per il passaggio del compagno, fa il terzo centrale e un paio di volte è l’autentico ultimo muro di fronte a De Sanctis. Tira anche due minelle sapide a Perin, tanto pe faje sentì la mano nodosa del padrone. Elargisce pure un sacrosanto “uno ammoniscilo cazzo” a (D)Amato Lotito che in effetti estrae il giallo al settimo fallo tattico;
Nainggolan 6 – meno ringhio del solito, più riflessivo, come se avesse passato la settimana a guardà Antonioni invece de dacce giù de I Mercenari come ar solito;
Ibarbo 7 – alla volontà e alla caparbietà difensiva. Non di certo alla capacità di incidere offensiva perché non ne ha combinata manco mezza;
Doumbia 7 – prima fa un bell’affondo con un numero esaltante, poi fa un assist a Izzo con un controllo sbagliato sulla nostra trequarti. Infine fa un gol che Tevez scansate: manda due genoani al bar poi fa sede pe uno spritz pure Perin. Poi, nella migliore tradizione giallorossa, se rompe. Se ce dice culo lo rivedemo l’anno prossimo;
Gervinho 6 – inutile scherzacce: ad eccezione dei tiri da fuori e i 60 metri da Olimpiadi al coperto di Florenzi, le occasioni da gol della Roma arrivano dalle sue danze nell’area di rigore. Ricordamoselo; 
Tangambigwo 5,5 – entra lui, il Genoa alza la testa;
Iturbe 5 – gnente proprio, nun je la fa;
Holebas 5 – stavorta la punizione la vole tirà pefforza. Infame portace tu moje;
Garcia 6 – a me me dispiace, perché io al francioso je vojo popio bene e gran parte di quello che è accaduto non sarà manco colpa sua. Però, giocamo a mezzogiorno e Roma non è proprio la Lombardia, se fa caldo lo fa bene anche in questa parte dell’anno. C’era proprio bisogno di non fare neanche un cambio rispetto a Sassuolo nella settimana con 3 partite? Inutile fasse i pompini a vicenda: la Roma è ancora malata, 90 minuti non li tiene, al 65′ i calciatori stanno con le mani sulla ginocchia mangiando ossigeno. Il male è chiaro, l’importante è non ripetere gli stessi errori l’anno prossimo. 
Perin 6,5 – ne salva un paio, poi l’amico Florenzi je mette l’ombrellino sur prosecco;
Roncaglia 4 – lancia Doumbia in occasione del gol. Sbaglia tanto in impostazione e in chiusura, anche se in un paio di situazioni è nel posto giusto per raccogliere la palla che s’è scordato Gervinho;
De Maio 4,5 – anche lui in confusione, si perde un paio di volte Doumbia che in occasione del gol gli fa fare la figura del dopolavorista;
Izzo 5,5 – il più attento dei suoi;
Tambè 5 – gioca un tempo, il punto è: perché lo gioca?
Rincon 6 – a rompe, rompe, non il gioco ma le caviglie. La partita non l’avrebbe dovuta terminare;
Bertolacci 5,5 – in ombra, meglio non fare danni, magari ad agosto te famo giocà i preliminari di Champions;
Bergdich 5 -na bella bestia ma non si scatena mai: nel primo tempo è penalizzato dalla posizione molto alta che forse non gli si addice, nel secondo sta spesso a lingua di fuori;
Kucka 6,5 – quando parte difficile fermarlo, quando se passa dalle sue parti difficile superarlo, peccato i capelli tagliati come un giovane nazista della Westfalia;
Niang 7 – ammazza che attaccantino sta tirando fuori Gasperini: potente, protegge palla, crea spazi, li sfrutta;
Laxalt 5 – costretto a gestire pochi palloni e infami. Gioca da punta quando lui in effetti sarebbe… Ma che cazzo de ruolo ha? Bisognerebbe chiederlo a Branca che lo ha portato in Italia;
Iago Falque 6,5 – entra e il peso specifico dell’attacco genoano aumenta tantissimo. Sua è la migliore occasione dei rossoblù. Meno male che lo rivedemo l’anno prossimo;
Lestienne 5,5 – ha solo un paio di palloni perché Iago catalizza sulla destra tutti i palloni importanti. Ha due occasioni in cui mostra grandi capacità tecniche ma poca incisività; 
Tino Costa sv
Gasperino er carbonaro 6 – er Genoa è tosto e  sia maggio ancora corre indiavolato. 

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