Mi viene da ridere. Mi viene da ridere pensando che spesso sono i tifosi napoletani a chiamare i romanisti “piagnoni”. Di solito quello che riguarda loro è sempre un altro complotto, con altri protagonisti, un altro tipo di pianto come quando si lamentano perché in televisione qualcuno fa una battuta sui quartieri spagnoli. Ma questo non c’entra niente.
La cosa davvero divertente è che leggendo oggi i giornali o ieri sentendo i commenti post Napoli Siviglia, tutti ad accusare Platini, tutti a paventare chissà quale complotto antitaliano, chissà quale piano per favorire una squadra ucraina contro la nostra federazione che non conta ormai più nulla. Direte voi: cosa c’è da ridere? Il Napoli pareggia 1-1 in casa nella semifinale di andata di Europa League, agguantato nel finale da una rete del Dnipro in fuorigioco di almeno due metri. “Come si puo non vedere? È un complotto!!!”. Eppure accade ogni giorno in Italia! E no. Perché di solito quelli che si lamentano, i romanisti, sono presi in giro sbeffeggiati proprio da quelli che ieri denunciavano il complotto. Perché complotto in Italia non c’è mai, è tutto regolare, anche quando Rocchi, l’arbitro non il calciatore, segna una tripletta per la Juventus. In Italia il complotto non c’è mai gli arbitri sono esseri umani, possono sbagliare, sono gli altri che vedono demoni ad ogni angolo di strada per giustificare il fatto che si riesca a vincere. Invece, in Europa i complotti ci sono: ce l’hanno tutti con noi, l’Italietta che ormai non conta più niente, poveri ucraini con la guerra civile dentro casa, è colpa di Platini, vuole penalizzare l’Italia.
I complotti non esistono, torti e favori si compensano alla fine bma pensateci bene: non è proprio questa la dimostrazione che c’è trucco?