Szczesny 7 – sicuro nelle uscite alte, che sono l’unico diversivo che gli offre l’Udinese di Colantuono. A dimostrazione di ciò, in cinque minuti Pereyra porta lo scompiglio a centrocampo. Poi, della serie che anche le provinciali hanno un’anima, deve volare e mettere in corner il colpo di testa di Bonuccicornuto;
Florenzi 7 – non c’è niente da fare, nel 2015 è spesso e volentieri il migliore in campo, spinge e offende, forse pecca di egoismo quando cerca la porta in un rapido rovesciamento di fronte dove preferisce il tiro al cross. Perché in fondo, Florenzi è ancora un attaccante;
Manolas 6,5 – finalmente gioca 15 metri più avanti andando a ringhiare gli avversari dove c’è la rissa. Mandzukic se spaventa e va prima all’aperitivo di Freni e frizioni;
De Rossi 7 – chiaro: difende nun sa difende, ma compensa. Innanzitutto portando stilosamente la barba al centro della difesa, un portamento che mancava. Poi con un po’ di fosforo che non fosse quello della cena di pesce offerta da Garcia ogni giovedì, che evidentemente non bastava più: a forza di ingozzarli, Sabatini ha dovuto cambiare mezza difesa;
Digne 5,5 – mò lo so, un terzino diverso è possibile: corsa, due fasi, copre l’avversario e dopo un secondo è sulla trequarti offensiva a sostenere l’azione offensiva. Se ne parte palla al piede che pare Zanetti, crossa che pare Maldini, va in slalom che sembra Roberto Carlos. In tre giorni lo avemo pure trasformato in un coatto curvarolo che cojona Pereyra e je ricorda che sta a perde. Perché l’insufficienza? Nun me vojo fa prende dall’entusiasmo!
Pjanic 8 – la sua punizione è il riflesso perlaceo della perfezione vagheggiata da filosofi e poeti e vista solo sui campi di Holly e Benji. All’ora dell’aperitivo fa divinamente quasi tutto;
Keita 6 – subito infoiato, guida il pressing il palleggio e al quarto tira fuori. Poi gioca un po’ a nascondersi tra i centrali difensivi, sbaglia qualche pallone di troppo fino al gol di Dybala che nasce proprio da un errore suo. Ora lo stadio lo prende di mira, ma tocca fassene ‘na ragione, er maliano rischia di giocarle tutte;
Nainggolan 7 – parte male, sbaglia tanto e nun pressa. Nell’intervallo deve aver preso lo smartphone e guardato i vecchi tweet delle latrine deliquentine che affollano i social e si è ricordato del perché è tanto importante. Così, nel secondo tempo, tiene insieme il centrocampo, pressa da solo e riesce pure a pizzicare Buffon e fare tre passaggi di fila;
Iago Falque 7,5 – sulla fascia è devastante, je dai la palla lui fa un cross, sfiora il gol, e soprattutto aiuta il compagno di fascia in copertura. Titolarissimo;
Dzeko 7,5 – annuncio delle formazioni e il suo nome vince all’applausometro. Primi applauso sul campo per aver falciato Bonucci. Poi una gara da leader. Si contano un paio di falli tattici che fermano le ripartenze delinquentine, un tiro respinto proprio a Bonucci, poi il lavoro suo: una rete salvata da Buffon, una fucilata in faccia a Chiellini e il gol, inventato, su un pallone lento e altissimo prende posizione su Chiellini e la mette nell’angolo dove un timido Buffon non può arrivare;
Salah 7 – capisci subito che è furbo come un kebabbaro del Pigneto perché in campo se mette vicino a Florenzi: ha capito che è quello che sta mejo de tutti, insieme portano il panico nella metà campo rubentina. Quando parte palla al piede semina maglie bianconere, Sturaro lo umilia un paio di volte con un tunnel. Poi, siccome è uno tignoso, quelle rare volte che perde palla, continua a ronzare come una zanzara intorno a chi gliela ha rubata. Io lo vedo già leader;
Iturbe 6,5 – prima fa scusare Sabatini in mondo visione che lo voleva mandare al Genoa. Entra in campo e fa cacciare Evra, alla fine fa pure una bella chiusura in difesa;
Ibarbo e Ljajic sv ultima apparizione giallorossa;
Garcia 6,5 – contento abbia capito che Castan al momento non può giocare. Ritarda i cambi, più di un giocatore era in debito di ossigeno.
Buffon 6,5 – all’11’ già ruba tempo. Fa stretching come le vecchie al parco, poi trova il tempo di prenderne due e salvarne altrettante;
Caceres 5 – Falque je fa venì il mal di pancia costringendo la signora Winter Monociglio a massaggiargli il pancino tutta la notte. Attendiamo tweet con foto dalla signora;
Bonucci 5 – subisce parecchio, non sa dove guardare, finisce a controllare tra le sue gambe la prova di una perduta mascolinità;
Chiellini 4,5 – azzoppa Pjanic al minuto 33 e l’arbitro lo ringrazia per l’effetto splatter alla Rob Zombie. Poi, siccome è morto Wes Craven, fa un orrore su Dzeko che segna malgrado nasone;
Lichtsteiner 4 – l’unico segno della sua esistenza in vita è il litigio con minaccia al raccattapalle lato Tevere;
Padoin e Sturaro 4 – voto cumulativo, inesistenti, passati in ogni modo, effimeri, falloso l’ex genoano;
Pogba 5 – prende un’ammonizione ed è già una notizia. L’unico modo per cui la manovra rubentina può fluire è attraverso i suoi piedi, ma se cuce il gioco, sta a 40 metri dalla porta e non può sfruttare il suo tiro;
Evra 5 – paga con il rosso il fatto che non si può cacciare Mister 100 milioni altrimenti la borsa di Shanghai crolla ancora una volta. Le buone iniziative delinquentine arrivano anche attraverso lui, ma spesso è messo in mezzo da Salah e Florenzi;
Mandzukic 4 – Il nulla che nulleggia;
Dybala 6 – ha la qualità per aiutare Allegri e la Juventus ma è ancora in ritardo nella chimica con Mandzukic, meglio con Morata;
Morata sv – a me non è mai piaciuto. Ci voleva poco a fare meglio di Mandzukic ma è anche vero che ha la qualità per essere sempre un pericolo. Ruba lui a Keita la palla che vale l’1-2;
Cuadrado sv – qualche mossetta coi riccioli, poca roba;
Pereyra 6,5 – da sei mesi a sta parte a me sembra il miglior rubentino. Tant’è che, alla fine, è quello che rosica di più. Godo;
Allegri 6 – Gargarozzone Andrea Agnelli lo costringe a giocare con Padoin vice Pirlo e Sturaro vice Vidal. È una vice-Juve, restano solo i favori arbitrali. Chissà che dice Nicchi.