Le pagelle di Frosinone-Roma 0-2 (44′ Iago Falque, 90′ Iturbe)

Leali 5,5 – para bene basso un tiro di Dzeko, ma al 35′ prova a regalarci un sogno e soprattutto palla a Dzeko. Se è l’erede di Buffon, meditiamo tutti;
Rosi 5 – come quasi sempre capita con i figli di Roma e della Roma, Rosarosae ha talmente il dente avvelenato che non solo è il piu pericoloso dei 14 ciociari in maglia gialla scesi in campo – tipo al 21′ del primo tempo dopo un uno-due con Dionisi tira fuori – ma nel secondo si rende protagonista di una simulazione indecorosa;
Diakite 6 – cerca di mettere ordine nella retroguardia ciociaria e ce ne è bisogno dopo che so stati tutti alla sagra del fungo porcino di Lariano;
Blanchard 5 – un fabbro che al confronto Tarzan Annoni era un fine dicitore. Si meriterebbe di essere espulso tre volte; sgrattugia pure la testa di Dzeko, reato che per quanto mi riguarda lo condanna a morire straziato da belve affamate;
Pavlovic 5,5 – ha il cognome triste di un intellettuale russo che passa la vita a rimuginare su quanto sia depresso e canta “hanno ammazzato Pavlovic ma Pavlovic è vivo”;
Tonev 6 – è in possesso di una gran bella legnata da fuori che al 28′ costringe Wojcech Coso a svejasse e allungarsi per metterla in angolo;
Gucher sv – si fa male e piagne: che abbia un brutto male?
Chibsah 5,5 – fa tanta confusione, perché essenzialmente è bono solo per ll pressing;
Soddimo 6,5 – un altro figlio di Roma che si spende tanto, coprendo e cercando di portare quel po’ di qualità che può tirar fuori dai suoi scarpini. Prova pure a fare un tunnel alla barba di De Rossi, Capitan Futuro se lo lega al dito e al primo corner je dà na roncolata e poi se butta a terra come se avesse ricevuto sulla testa le tavole della legge da nostro signore redivivo;
Dionisi 6 – un torello infoiato, che infine conclude poco;
Ciofani 6 – serata difficile ma ci prova un paio di volte a far sentire la mano callosa del contadino ciociaro a Coso, senza scalfirlo, in verità;
Sammarco 5,5 – questo era una insignificante sega nel pieno della carriera e col tempo non è certo migliorato;
Verde 6 – benino, senza impressionare la pellicola della partita;
Longo sv
Stellone 5 – avoja a cambià uomini, di punti ne farai pochini;

Szczesny 6,5 – al 28′ parata su Tonev, poi al minuto 3 del secondo tempo va a spasso per l’area di rigore cercando di prendere un pallone. Vabbè, annamo a mette un fiore sulla tomba di Wojtila;
Florenzi 7 – a forza de corre se magna l’erba de entrambe le fasce, che non era molta a dire il vero, trova pure il tempo de difende con Gervinho che fa vacanza e de sperticà ‘na traversa. Abbiamo pure potuto appurà che le punizioni, in assenza di Pjanic, è mejo se tira lui;
Manolas 6,5 – dà solidità a tutto il reparto anche se a volte si dimentica di tenere la linea alta;
Rudiger 5,5 – dopo un inizio incoraggiante, intorno al minuto 40 ciabatta un paio di rinvii che ci mettono in difficoltà. Cosi l’uomo precedentemente conosciuto come l’erede di Boateng, effettivamente si rivela all’altezza di cotanto paragone. Crescerà, speriamo;
Digne 7 – quando vedi giocare uno così, smaliziato e tignoso, che capisci la differenza con un Holebas qualsiasi;
Keita 5,5 – sciupa una buona occasione di testa su punizione di Florenzi, poi è tanto disordinato, si sacrifica tanto ad attappare buchi, ma fa confusione, falli inutili;
De Rossi 6,5 – bene come difensore aggiunto, al 25′ è protagonista di una bella sponsa su punizione di Totti della serie xhe era mejo tirà, no Danielì?
Gervinho 4,5 – il dualismo vero della Roma non è tra Totti e Dzeko ma tra Totti e l’ivoriano: la Roma non si può permettere due giocatori che, per un motivo o per un altro, non difendono. Oltretutto, Gervinho è sceso a Frosinone evidentemente in ciabatte, con la faccia svagata che aveva a Fiumicino quando aveva caricato i suoi averi su 7 furgoncini Iveco e su 13 taxi tutte le sue mogli alla volta del Golfo Persico per iniziare una nuova carriera. Il vero mistero è come Garcia gli abbia consentito di finire la partita e come, dopo che nel primo tempo lo aveva spostato dalla fascia sinistra alla destra, non abbia poi pensato di spostarlo in panca. Deleterio;
Totti 6 – mah, tignoso, nervoso, lotta, sgomita, conclude poco;
Iago Falque 7 – soldatino, corre sulla fascia, aiuta i compagni, crossa e poi segna pure;
Dzeko 6 – dal 3′ col turbante per distinguersi da Totti. Al 5′ arriva un soffio in ritardo su bel cross di Iago Falque. Primo tiro al 25′ parato basso. Al 31′ lo spara incredibilmente oltre la curva giallorossa quando al Circo Massimo già se stavano ad abbraccià. Un allenatore psicologicamente scosso lo toglie al minuto 56′ asserendo poi “questo era il piano”;
Nainggolan 6,5 – ordinato, porta grinta e movimento nel centrocampo della Roma. Uno dei nei del mercato giallorosso è proprio l’assenza di un vice-Nainggolan;
Salah 6 – un paio di strappi ma manca di cinismo;
Iturbe 6,5 – al 44 calcia una punizione alla Pjanic, mentre cerca de postà su Instagram na foto sua e de Miss Paraguay sul panfilo. Poi, posta er pallone sotto la traversa e so almeno 50mila like per lui;
Garcia 5,5 – cambi scriteriati non per quelli entrati ma per quelli che non ha fatto uscire.

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