Si avvicina il momento più importante della stagione calcistica: l’asta del fantacalcio. Dall’alto di una lunga serie di insuccessi, non potendo più dare il buon esempio, mi sento di poter dispensare qualche buon consiglio a neofiti ed esperti per questa notte unica.
Attenzione! È il momento più importante dell’anno! Deciderà il vostro umore nei weekend per i prossimi nove mesi. Comprare Dzeko o Higuain può determinare se a maggio esulterete o se bestemmierete santi e beati ogni singola giornata di campionato. Questa è la notte ancora nostra, la serata che deciderà come affronterete lo stato d’animo dei mesi a venire e delle prossime 36 fantapartite a dispetto di mogli, compagne, fidanzate e amanti.
Il campionato di calcio è iniziato già da due giornate e probabilmente alcuni dei calciatori che avevate adocchiato hanno segnato una doppietta facendone lievitare il pezzo perché nessuno farà mai la considerazione che, probabilmente, ha già segnato gli unici due gol della sua stagione.
Quindi, il primo consiglio è: pazienza dello Jedi. Non fatevi prendere dal nervosismo se il vostro rivale più odiato rilancia su tutti i giocatori che vi interessano. Non potete acquistarli tutti, focalizzatevi su quelli in cui credete veramente e ricordate che, a fine serata, resta sempre qualcosa di buono a poco prezzo da comprare. Io lo scorso anno ho comprato Marquez del Verona a 9 e Cissokho del Genoa a 8 e ancora mi mangio le mani per aver dovuto acquistare nel mercato di riparazione di fine novembre (sì, noi facciamo tre sessioni di mercato, una all’inizio, una dopo il primo girone e una al termine del calciomercato invernale) gente che in quell’occasione era rimasta libera tipo Magnanelli del Sassuolo.
Il primo postulato a questo teorema è: evitate i calciatori di squadre che finiranno in B per direttissima (quest’anno Empoli e Crotone indiziate numero 1); secondo postulato: comprate titolari, almeno il sabato, mentre preparerete la formazione, avrete scelta. Meglio avere mille dubbi che 11 giocatori contati.
Pensate sempre: ogni buon calciatore (e ogni titolare) nella mia rosa è uno di meno nelle squadre dei miei avversari.
Decidete la strategia, che dipende direttamente dal modulo ma non fatevi aiutare da una prostituta cinese come il mio amico Luca che si ritrovò in squadra Ma Ming-Yu. Il budget va gestito a seconda dei reparti e anche in base al modulo. Se opterete per il 343 e giocate con i modificatori in tutti i reparti, in difesa dovrete prendere almeno due titolari con ottimi voti e che giochino in squadre molto, molto solide (per intenderci, i difensori della Juventus come Bonucci o Barzagli, ad esempio) e poi assicurarvi almeno 3 giocatori di rendimento e titolari (lo scorso anno lo furono Miranda dell’Inter e Acerbi del Sassuolo).
A centrocampo fate come il mio acerrimo rivale Andrea Luna Rossa: sempre centrocampisti con il vizio del gol o dei rigoristi o tiratori di punizioni. Sono giocatori che assicurano sempre dei corposi bonus. Alcuni centrocampisti possono diventare dei veri e propri attaccanti aggiunti: pensate a Nainggolan che lo scorso anno, dopo l’arrivo di Spalletti, segnò 6 reti.
L’attacco è cruciale. Se volete assicurarvi un reparto atomico, irrimediabilmente sguarnirete gli altri settori, perché i bomber costano tanti soldi e tutti, durante l’asta, faranno di tutto per impedirvi di affiancare Icardi a Higuain, Dybala a Bacca. Però, a dirla tutta, in venti anni di fantacalcio, ho visto cose che voi umani non potete immaginare: fantasquadre retrocedesse con i primi tre calciatori della classifica marcatori e altre vincere tornei di 36 partite con Kamara e Makinwa. Nella mia lega questa impresa è ancora avvolta nella leggenda e alcuni la ricordano come Il Culo del Moro.
Per i portieri consiglio di avvisarvi alla griglia delle squadre. Al momento del sorteggio, ogni società di serie A ha una squadra “specchio” ovvero se una gioca in casa, l’altra giocherà sempre in trasferta. Esempio classico sono le squadre appartenenti a una stessa città come Juventus o Torino, Milan o Inter, oppure Roma e agreste (che non ho mai capito perché dividano lo stesso stadio). Se scegliete i portieri di queste squadre, ne avrete uno che gioca sempre in casa, ma la statistica è allargabile anche ai difensori, i centrocampisti e gli attaccanti: chi gioca in casa generalmente ha più possibilità di vincere, bilanciare bene questo aspetto è fondamentale per la vittoria finale.
In ogni reparto lasciate sempre uno slot per le sorprese. Una per ruolo dovrebbe bastare, per un Thiago Motta reduce da un infortunio, un giovane rampante, un calciatore che si è messo in mostra in serie B, un Adriano bolso da esibire allo Stadio Olimpico.
Arrivate affamati alla serata: evitate cene pre-evento in cui i vostri rivali cercano di carpire i segreti della lista che avete preparato, ma soprattutto non abbuffatevi. Siate zen, ma soprattutto leggeri.
Occhio alla grappa a fine serata. Verso le 3 del mattino, intravedendo il traguardo vicino, qualcuno potrebbe farsi prendere la mano e darci dentro con gli alcolici. Non fatelo se non volete ritrovarvi con Kishna acquistato a 35 oppure De Vincenzo a 52.
Ricordatevi che c’è sempre qualcuno che scappa in bagno per 20 minuti: approfittatene per leggere i suoi appunti e chiamare il calciatore che gli interessa.
Impedite ai fantarivali di trovare ristoro sul divano: devono soffrire vicino a voi accanto al rompiscatole che fuma una sigaretta dopo l’altra.
Psicologia
C’è un altro fattore di cui tenere conto: le individualità. Voi pensate di conoscere i vostri amici (oppure i vostri colleghi) ma la verità è che per una notte li scoprirete per quello che sono veramente.
Il tifoso
Costui farà di tutto per comprare i propri beniamini. Fedele all’idea che alla domenica (o al sabato, o il lunedì, o il martedì o il mercoledì) non “posso fare il tifo per altri calciatori”, si spoglierà e impegnerà la casa con tutto il mutuo ancora da pagare per acquisire i giocatori della squadra del cuore. Roma, Lazio, Juve, non fa differenza. Basti sapere che in vita mia non ho mai visto una volta che questa strategia abbia effettivamente pagato a livello di vittorie: troppo dispendioso acquistarli tutti, troverete sempre il tifoso come voi o semplicemente chi desidera gli stessi calciatori.
Postulato a questa regola è il Tossico, quello che tifa
per un calciatore solamente, uno per il quale il calcio perde senso se non gioca Totti o Higuain o Acerbis. Una volta acquistato l’oggetto del desiderio, si sgonfierà spiaggiato sul divano e fumerà una sigaretta post orgasmica.
Il contabile
È quello la cui unica soddisfazione è fare inconti in tasca agli avversari. “Hai pagato troppo quello”, “Questo non vale quella cifra”… Si ritroverà a strapagare gli ultimi calciatori rimasti perché nel frattempo si era dimenticato di pensare alla sua squadra.
Lo statistico
Conosce tutto di tutti i calciatori: passaggi completati, tackle, tiri in porta. Snocciolerà statistiche per tutta la serata sui calciatori acquistati dagli altri. Comprerà una sequela di panchinari. Lasciatelo perdere e non abboccate.
Il tecnico
Conosce la tattica ed è convinto di sapere chi e cosa sarà valorizzato da questo o quell’allenatore. Je manca la pratica, visto che pesa 140 chili e il calcio lo ha visto solo in tv.
Il pessimista
Si tratta di colui che trova una pecca e/o un difetto a tutti i calciatori. “Questo parte due mesi per la Coppa d’Africa”, “Lui si infortuna troppo spesso”, “Ho letto che gli morta la nonna ed è molto triste”. Anche lui comprerà calciatori solo a tarda notte, spinto dalla necessità di completare la squadra e dai colleghi furibondi, perché a forza di trovare difetti a tutti non si decide ad acquistare nessuno.
Il perennemente scontento
Li cerca, li vuole, ma quando li acquista trova mille difetti ed è perennemente scontento. Il fantallenatore che fa parte di questa tipologia usa psicofarmaci e non vince mai. E’ la mia categoria.
Il caustico
Fa battute su tutto e tutti e, come il pessimista, finisce sempre per essere scontento.
Il buio di culo ovvero Il Moro
Si tratta del fantallenatore che trasforma in oro tutto quello che tocca. Vince campionati con improbabili coppie d’attacco, conquista coppe grazie a modificatori fatti impazzire con due terzi di difesa del Frosinone o mezzo centrocampo del Carpi. Non sa nemmeno lui come fa, ha culo e basta.