Addio Walter Sabatini. Lascia l’uomo che ha fatto il mercato della Roma americana degli ultimi anni.
Non mi interessa la valutazione del suo operato – è valutato circa ogni tre giorni dai risultati della squadra – quanto il suo peso nell’economia societaria: questa Roma aveva bisogno di Sabatini, capace, per contatti e conoscenze, di comprare a poco e vendere a molto.
La Roma è campata con Sabatini, si è costantemente autofinanziata scoprendo talenti (Marquinhos, comprato a 3 milioni e rivenduto a 36 dopo una stagione negativa per la Roma), affermando calciatori fatti (Benatia pagato caro all’Udinese ma rivenduto ancora meglio al Bayern Monaco), evitando salassi in casi di uomini esauriti (pensate alle cessioni di Osvaldo e Vucinic, venduti “bene” malgrado l’indisciplina e la sbandierata voglia di andare via). Se la strategia societaria non cambia, se il calciomercato continuasse a essere la chiave per finanziare la Roma, Sabatini mancherà.
Speriamo solo non ci lasci anche la pagina di Facebook Sabatini Acquista Cose. Sarebbe una punizione davvero troppo severa.