Alisson 6,5 – fa una paratona, su Marcos Alonso e il suo tiro a banana storta. Sbattuta la porta in faccia al numero 3 di Conte, il Chelsea si sgonfia e capisce che è finita. Prima, il numero uno giallorosso si era opposto ad avversari anche smarcati di fronte a lui, con una serie di interventi apparentemente semplici grazie a un aracnide senso della posizione;
Florenzi 7 – spesso in ritardo di posizione sul pressing, ma in grado di recuperare grazie al motorino che usa per spostarsi sul campo. Non disdegna mai il confronto aereo con Alonso da cui lo separano diversi centimetri, ma Alessandro non si arrende mai;
Fazio 7,5 – in controllo totale della difesa, ferma, imposta, anticipa, prepara il Documento di Economia e Finanza per Gentiloni che sta facendo il giro del mondo, prepara l’Angelus per il Papa. Ah, mette pure una scopa nel culo di Morata e lo obbliga a ramazzare l’area di rigore;
Jesus 7 – un paio di chiusure a voragine, in appoggio non sbaglia un pallone anche se, quando cincischiava davanti alla difesa, lo stadio era pervaso da un brivido di freddo;
Kolarov 6,5 – meglio nel secondo tempo, nel primo è molto falloso e impreciso. Gli basta fare boo agli avversari per spaventarli: Dolcetto o calcetto nel culo?
Strootman 6,5 – molesta Fabregas, lo affronta in mutande grattandose la panza e chiedendogli se avrebbe voluto fargli un massaggio. Lo spagnolo je fa er solletico;
De Rossi 7 – i primi cinque minuti parte male, Pedro si muove veloce tra le linee e Daniele non riesce nemmeno fargli una fotografia, poi pensa al semaforo: rosso-fermo, verde-passa, giallo-cincischia. E Daniele fa così: si piazza gigantesco al centro del centrocampo romanista, calamita palloni, smista con saggezza, altre volte si prende il tempo di controllare se i fotografi lo stanno immortalando. Chiude con l’88% di passaggi completati;
Nainggolan 7 – nel primo tempo fatica ad assorbire le incursioni avversarie, ma come Rocky contro Ivan Drago, esce alla distanza quando gli avversari sono esausti e lui è fresco come un fiorellino di montagna;
El Shaarawy 8,5 – non ho mai avuto un gran rapporto col Faraone: si prende pause troppo lunghe e, come ha spiegato il mister nel post partita, a volte si isola, ma martedì sera ha fatto ciò che gli chiedeva Di Francesco: è entrato dentro al campo e ha spaccato la difesa del Chelsea, con i suoi tagli ha mandato Ruediger e Luiz al manicomio. In fase difensiva si sfianca a fare il terzino vicino a Florenzi. Speriamo che il momento magico duri ancora fino a maggio;
Dzeko 7,5 – c’è stato un momento nel secondo tempo che il Chelsea premeva forte e ci aveva schiacciato nella nostra area di rigore. Su una palla lanciata in avanti dalla difesa, Dzeko si lancia alla rincorsa, stoppa, cambio di direzione, Cahill lo abbatte, punizione presa e squadra che rifiata. Ecco, in quel momento, a me è venuta un’erezione. A volte un attaccante non ha bisogno di segnare per mostrare il suo valore;
Perotti 7 – anche lui si sfianca per aiutare il compagno, anche lui esce nella ripresa, segna un gol magico e sbaglia quello facile facile del 4-0. Vabbé sarà per la prossima volta;
Manolas 6,5 – dal Napoli al Chelsea, rientra dopo un paio di settimane di assenza e fa subito muro, manca poco che segna di testa su corner, parato da Courtois;
Gerson 6 – Di Francesco lo piazza sulla destra nel 3-5-2 finale e sui si mette a fare il terzino, a opporre tutto quello che può ad Alonso: unghie, denti, parolacce. Però, ao, lo ha fermato;
Pellegrini sv
Di Francesco 7,5 – la sua vittoria. La cura sembra avere effetto e anche gli scettici come il sottoscritto lentamente si ricredono. La squadra aggredisce alta, occupando la metà campo avversaria a caccia del pallone. La Roma gioca intensa e non sembra conoscere vie di mezzo: si va avanti, se si attacca ma anche se si difende.
CHELSEA
Courtois 7, Cahill 5,5, David Luiz 4,5, Ruediger 4 (romanista dentro), Azpilicueta 6, Fabregas 5, Bakayoko 5, Alonso 6,5, Pedro 6, Hazard 6,5 Morata 4, Batshuayi sv, Willian 5,5, Drinkwater (Bevilacqua) 5,5. Conte 4,5 (Becca e porta a casa)